Numero 2/2006
Convegno Alleanze e Strategie 2006
Politiche energetiche: verso la creazione di un Ministero
per l’Energia
Contributi di Alessandro Ortis, Luca Cesari, Andrea Gilardoni,
Fabrizio Longa
I processi di aggregazione
Contributi di Mario Ciaccia, Luigi Fiorentino, Nadia Mammarella,
Alessandro Marangoni, Raffaele Morese, Klaus Schaefer, Bruno Soresina, Sergio Viola
> UNESCO: i gestori del servizio idrico in Italia
> Life Gate Energy: la strada del futuro
> Economie di scala e di densità nella distribuzione e nella vendita di gas
> La famiglia ‘ecologista’
> Il Progetto Global Utility Research Unit (GURU):
- Benchmarking dei primi 85 operatori nel gas
- Benchmarking dei primi 57 operatori nei rifiuti
urbani e assimilati
- Prospettive del mercato dell’elettricità al 2010 in Italia
> Lo sviluppo del fotovoltaioco e il Conto Energia
> Il mercato all’ingrosso dell’elettricità e del gas nel primo trimestre del 2006
> L’analisi costi benefici della raccolta del legno
Convegno Alleanze e Strategie 2006
Il 17 febbraio 2006 si è svolto a Milano,
presso Palazzo Clerici, il VI workshop dell’Osservatorio sulle
Alleanze e le Strategie delle Utilities in Italia dal titolo
“Utilities e sviluppo del Paese: processi di aggregazione e
politiche energetiche”. Di seguito riassumiamo alcuni degli
interventi del programma riportato in questa pagina.
Programma dell'evento
Il primo è quello del Presidente dell’Autorità per l’Energia
Elettrica e il Gas, Alessandro Ortis, che sviluppa una
serie di riflessioni in materia di politica energetica e della
connessa regolazione. Un punto fondamentale risiede nella
questione delle (mancate) armonizzazioni e delle (esistenti)
asimmetrie a livello continentale. Circa il primo punto,
andrebbero eliminate le disparità in materia ambientale, nella
accessibilità alle tecnologie, nella fiscalità. Importanti sono le
considerazioni sugli interventi per il risparmio energetico, che
hanno avuto una accelerazione nel corso del 2005 con l’avvio del
sistema dei certificati bianchi, ed anche quelle sulla questione
del trasporto di gas e sul ruolo dominante di Eni, auspicando lo
sviluppo di una funzione di hub del sistema italiano. L’intervento
si conclude con un richiamo al dialogo tra gli operatori e
l’Autorità, fondamentale per una migliore capacità di indirizzo, e
sistematicamente applicato dalla stessa Autorità attraverso il
meccanismo dei documenti di consultazione.
Secondo intervento di particolare rilievo è quello di Luigi
Fiorentino, Capo di Gabinetto della Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato. Esso verte sul tema della dimensione
delle imprese di Servizio pubblico locale, sottolineando come essa
sia fondamentale in un quadro frammentato per recuperare
efficienza ed economie di scala. Tuttavia, secondo l’Autore, vi
sono alcuni pericoli della concentrazione che non vanno
sottovalutati e, tra tutti, emerge la questione
dell’allontanamento dei centri decisionali dall’utenza. Altro
rischi risiede nella riduzione degli addetti che potrebbe condurre
a riduzioni della qualità del servizio. Infine, potrebbe anche
affievolirsi la competizione, in particolare con la presenza di
incumbent regionali protetti dalle relative amministrazioni con
gare troppo tutelanti. Fiorentino conclude l’interessate
intervento sottolineando l’importanza di Agenzie o di Autorità
regionali con il preciso compito di monitorare la qualità del
servizio.
Raffaele Morese, Presidente di Confservizi, in un breve
intervento sottolinea la tendenza alla divaricazione dimensionale
del sistema, ove le aziende grandi diventano sempre più grandi e
le piccole diventano pulviscolo. Importante, infine, la proposta
di formare un sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio per
le liberalizzazioni nei servizi pubblici.
Si segnalano infine gli interessanti interventi di Alessandro
Marangoni di Agici, di Fabrizio Longa di Italcogim, di
Bruno Soresina dell’Atm di Milano, di Klaus Schaefer
di Thuga Italia, oltre che i contributi più di natura gestionale
di Nadia Mammarella di Sas e di Sergio Viola di Korn
Ferry.
In ultimo, ma non per questo meno importanti, le brevi riflessioni
di Mario Ciaccia, di Banca Intesa Infrastrutture e
Sviluppo, che sottolinea il ruolo del sistema bancario e
finanziario, oltre che ovviamente della Banca da lui diretta,
nello sviluppo del sistema dei servizi pubblici del Paese,
importante per la competizione e lo sviluppo sociale.
Academy
Il saggio di
Gabiele Mazzantini, membro di Gabinetto dell’Agcm, esamina le
possibili linee di sviluppo e le strategie perseguibili in futuro
dalle ex-municipalizzate del gas (fase di distribuzione e vendita)
ponendo l’attenzione sulle tariffe di trasporto e di
distribuzione. L’Autore parte dalla considerazione che le
strategie perseguite ad oggi dalle aziende di distribuzione e di
vendita sono state basate da un lato sulla a) crescita
dimensionale e sullo sfruttamento delle conseguenti economie di
scala, dall’altro b) sul radicamento territoriale e sullo
sfruttamento delle economie di densità e della doppia
marginalizzazione delle fasi di distribuzione e di vendita. Dopo
una breve panoramica sulle economie che caratterizzano l’intera
filiera del gas, lo studio si concentra sulle fasi di
distribuzione e vendita per le quali si considerano le tariffe di
distribuzione e vendita, così come regolate dall’Aeeg, allo scopo
di verificare l’esistenza di economie di scala e di densità.
La ricerca di Marco A.C. Schouten e Gaetano Casale
dell’Unesco, è volta a verificare a che livello le riforme nel
settore dei servizi idrici hanno influito sul comportamento dei
gestori. Lo studio considera il solo aspetto strategico del
comportamento aziendale. Il modello utilizzato dagli Autori mette
in relazione l’organizzazione aziendale ed il suo ambiente di
riferimento. Alla base di tale modello, la considerazione che
l’organizzazione aziendale determina le strategie, le strutture, i
processi e le relative interazioni in maniera dinamica seguendo i
cambiamenti dell’ambente di riferimento. La ricerca si concentra
sui gestori affidatari del servizio idrico integrato in 38 Ambiti
Territoriali Ottimali considerando le diversità culturali,
economiche e sociali tra il Nord e il Sud. I risultati
dell’analisi confermano che tutti i fattori considerati hanno
effetti sulla gestione delle strategie aziendali.
Vale la pena, però, di sottolineare – come hanno fatto anche gli
Autori – che il concetto di strategia come strumento competitivo è
ancora pressoché assente nel settore idrico, dove la concezione
monopolistica ed il carattere in gran parte pubblico delle aziende
spiegano l’estraneità di tali studi sulle strategie del settore.
Professional
Il contributo di
Marco Roveda riassume l’esperienza ed indica i percorsi futuri
di un noto imprenditore, fondatore della Fattoria Scaldatole. Tale
azienda deve la notorietà alla produzione e vendita di prodotti
biologici, veicolo con cui si proponeva “un nuovo modo di guardare
al mondo”. Ceduta la società alla Plasmon, Roveda avvia una nuova
iniziativa, denominata LifeGate, che attraverso varie strade (un
magazine, una emittente radio, ecc.) intende riproporre la visione
etica dell’attività economico-produttiva. L’Autore identifica
nell’energia il tema cruciale del futuro; sposando le tesi di Scheer,
padre del fotovoltaico tedesco, Roveda imputa al petrolio le
principali grandi crisi dei nostri tempi e trova nelle fonti
rinnovabili il possibile superamento di tali vincoli. Ed è ad un
progetto di sviluppo di tali fonti che Roveda intende dedicare le
sue migliori risorse.
Giampietro Cigolini, Direttore Generale del Consorzio
Nazionale Rilegno, riassume una studio che misura i costi ed i
benefici della raccolta differenziata del legno. Il bilancio di sei
anni di impegno, che vanno dal 1999 al 2004, mostrano come si siano
raggiunti dei consistenti benefici netti, che legittimano non solo
lo sforzo trascorso, ma soprattutto il rinnovo di un impegno che
coniuga bene ambiente ed economicità.
Competitive Intelligence
In questo numero
sono sinteticamente presentati tre studi nell’ambito del progetto
Guru – Global Utilities Research Unit, sostenuto dalla nostra
Rivista.
Lo studio di Cinzia Bruneo e di Simona Fontana
esamina il settore dei rifiuti urbani e assimilati, proponendo un
benchmarking strategico dei primi 57 operatori. Il quadro che
emerge è senza dubbio di interesse e mostra come il comparto abbia
manifestato una certa dinamica che potrebbe essere ulteriormente
condizionata dalla recentissima approvazione del Testo Unico
sull’Ambiente, inverso già osteggiato formalmente da alcune
Regioni.
Il lavoro di Andrea Pluchino esamina il settore del gas
naturale in Italia, proponendo un benchmarking strategico dei
primi 85 operatori. Anche questo comparto ha subito importanti
dinamiche: da un lato, la progressiva concentrazione dei
distributori locali; dall’altro, l’emergere di nuove figure, come
i trader o i consorzi; e, infine, lo sviluppo della presenza di
operatori internazionali.
Il lavoro di Stefano Clerici presenta le prospettive del
mercato dell’elettricità al 2010 in Italia esaminando i principali
driver dello sviluppo, così come le non poche aree critiche.
Il contributo di Gokhan Baykam e di Alessia Farioli
riassume in modo efficace gli aspetti fondamentali della politica
di rilancio del fotovoltaico in Italia, operata attraverso lo del
Conto energia. Il lavoro ricorda come in altri Paesi, anche fuori
dall’Europa, il sostegno a tale fonte rinnovabile sia stato
significativo e come il sostegno governativo abbia avuto un grande
successo, sollevando però in taluni dubbi sul fatto che sia stato
eccessivo.
L’articolo di Peter Crilly esamina l’andamento dei mercati
all’ingrosso del gas e dell’elettricità in Italia nel primo
trimestre del 2006. Si evidenzia come, ad esempio, la crisi del
gas abbia influito sul mercato spot e come ne siano stati
condizionati anche i prezzi dell’energia elettrica. Rilevante,
anche se non strutturale, l’esportazione di elettricità per la
dinamica dei prezzi oltre confine; le vendite all’estero avrebbero
determinato, secondo l’Autore, consumi aggiuntivi di gas per circa
1,5 miliardi di mc.